mercoledì 14 luglio 2010

E' il momento migliore per essere giornalisti



Il nuovo libro di Sergio Maistrello è un modo accessibile e documentato per capire cosa sta succedendo al giornalismo sotto la spinta dei social network e della cultura digitale.

Maistrello ha fatto uno sforzo pedagogico ben riuscito. Anche un lettore che non vive necessariamente a suo agio nella rete e che magari è un po' scettico sulle nuove forme di giornalismo nel mondo di Internet, sarà costretto ad ammettere che sta succedendo qualcosa di importante.

Il giornalista pordenonese fa rivivere i momenti più salienti del rapporto fra informazione Internet: una storia già ricca di grandi aspettative e successi, così come di fallimenti.

Alla fine Maistrello ci convince che in realtà è un momento entusiasmante per il giornalismo. A patto che si abbia il coraggio di sperimentare. A patto che si abbia l'umiltà di percepirsi e agire come nuovi artigiani dell'informazione.

In questa epoca, chi vuole fare informazione è simile a un esploratore di nuovi mondi: deve avere determinazione, curiosità e un po' di arroganza nel ritenere che ci si può addentrare in una foresta e uscirne con una mappa chiara, ma allo stesso deve avere l'umiltà di ammettere che la mappa non è il territorio, che a ogni sguardo corrisponde una mappa differente e che la mappa è frutto di conflitti, forze e poteri.

Il libro di Sergio Maistrello ci dice molto bene a che punto siamo dell'esplorazione.

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