lunedì 22 febbraio 2010

Il futuro dell'editoria secondo Jason Epstein

Dal New York Review of Books che sarà in "edicola" il prossimo marzo, un articolo del cofondatore della rivista, Jason Epstein, sul futuro dell'editoria.
I cambiamenti dovuti alla digitalizzazione sono di ordini di grandezza superiori all'invenzione della stampa di Gutemberg, sostiene Epstein. La resistenza al cambiamento degli editori tradizionali è dovuta alla paura di scomparire e alla complessità dei cambiamenti che li attendono. La rivoluzione comunque ci sarà, con o senza la collaborazione degli editori.
La digitalizzazione aprirà anche nuove problematiche sul piano morale. Amplificherà la natura migliore degli esseri umani, ma anche l'opposto, la natura diabolica.
Epstein fa inoltre un appello per salvare le backlist, la lista dei libri più vecchi stampati da un editore, che a causa dell'esigenze di un mercato che vuole un turn-over di titoli sempre più rapido si stanno erodendo. Le backlist collettive sono la nostra memoria culturale, scrive Epstein. Senza di esse la nostra cività collasserebbe.

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