Riassumo una discussione dalla mailing list del PSCI-COM su nuove indagini riguardanti global warming, media e percezione pubblica.
Secondo il report dell'Università di Cardiff Public perceptions of climate change and energy futures in Britain solo il 24% delle persone è d'accordo sul fatto che il cambiamento climatico è causato dalle attività dell'uomo.
Un altro studio della Standford University si domanda, fra le altre cose, se la fiducia negli scienziati sia stata incrinata a causa del Climategate. Sembra di no. Solo il 9% del pubblico americano ritiene che non ci si debba fidare delle affermazioni dei climatologi.
I norvegesi intanto credono nella scienza, ma non ritengono più che l'influenza umana sui cambiamenti climatici sia un priorità.
Secondo un'altra indagine americana, l' 81% tra il pubblico ritiene che gli scienziati siano attendibili come fonti di informazione sul global warming.
Alcuni contestano la metodologia di questi studi e sottolineano la difficoltà a cogliere la natura multidimensionale del concetto di fiducia. Altri paventano conflitti d'interesse.
mercoledì 16 giugno 2010
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