venerdì 16 aprile 2010

Dai manicomi a Big Pharma: una rilettura critica della storia della psichiatria

Un articolo pubblicato sull'ultimo numero del The Lancet da uno dei più importanti storici della psichiatria in circolazione non fa sconti alla disciplina che si occupa dei disturbi mentali. Andrew Scull, studioso britannico che da circa quarant'anni indaga in chiave storica i rapporti tra malattia mentale, scienza psichiatrica e istituzioni, punta il dito contro l'attuale dominio scandaloso delle case farmaceutiche.

La sua attenzione è rivolta soprattutto alla situazione americana. Così Scull rilegge la nascita della neurobiologia:

The US National Institute of Mental Health proclaimed the 1990s “the decade of the brain”. A simplistic biological reductionism increasingly ruled the psychiatric roost. Patients and their families learned to attribute mental illness to faulty brain biochemistry, defects of dopamine, or a shortage of seratonin. It was biobabble as deeply misleading and unscientific as the psychobabble it replaced, but as marketing copy it was priceless. Meantime, the psychiatric profession was seduced and bought off with boatloads of research funding. Where once shrinks had been the most marginal of medical men, existing in a twilight zone on the margins of professional respectability, now they were the darlings of medical school deans, the millions upon millions of their grants and indirect cost recoveries helping to finance the expansion of the medical-industrial complex.

L'invadenza di Big Pharma domina la psichiatria attuale. Scull illustra i meccanismi con cui avviene l'intrusione delle case farmaceutiche nelle riviste specializzate, nelle conferenze, regolando le carriere universitarie e attraverso il reclutamento di ghostwriters che scrivono articoli "peer-reviwed" su prestigiose riviste internazionali.

1 commento:

  1. Io sono antiscientista, ma soprattutto vittima della Psichiatria che non è nient'altro che la negazione di OGGETTO e SOGGETTO. La scienza indaga l'OGGETTO. La fenomenologia il SOGGETTO. Purtroppo questo disse uno psicologo di nome Buddha 2500 anni fa, ma l'ateismo scientifico non lo ha capito. Avevo fatto un blog, credo antiscientista: eccolo http://leopardiani.splinder.com/

    Mi ispiravo al grande antipositivista Giacomino di Recanati... la Psichiatria se ti informi è l'unica scienza che non ha fatto nessun progresso. Eppure prende molti soldi!!

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