martedì 13 aprile 2010

Nasce giornale on demand anche in Italia

Via Luca De Biase segnalo che è nato Dig.it. Si tratta, come recita il testo di apertura nella home page, del primo sito di giornalismo on-demand in Italia. Gli utenti suggeriscono idee d'inchiesta, se l'idea piace ad altri utenti scatta la ricerca fondi per sostenere il lavoro investigativo, quando si raggiunge la cifra necessaria il giornalista inizia la sua ricerca, dopo si pubblica. L'intervento redazionale è nel vaglio delle proposte. Oggi è anche la giornata in cui per la prima volta è stato assegnato un Pulitzer a un sito web, si tratta di ProPublica. E' la dimostrazione che alcune forme di giornalismo in rete sono molto di più che semplici esperimenti.
Bisogna continuare a sperimentare per capire cosa sarà il giornalismo dei prossimi anni. L'introduzione a The State of the News Media 2010 del Pew Project for Excellence in Journalism si chiudeva con le seguenti domande:

"Is there some collaborative model that would allow citizens and journalists to have the best of both worlds and add more capacity here? What ethical values about news will settle in at these sites? Will legacy and new media continue to cooperate more, sharing stories and pooling resources, and if they do, how can one operation vouch for the fairness and accuracy of something they did not produce?"

Sono domande molto appropriate per un sito che nasce, in Italia soprattutto, come Dig.it

Condivido pienamente la risposta di Larry Jinks:

“I think the answer may come from places staffed by young people who understand the new technology and its potential and who have a passion for journalism,”

Giovani, rete e passione per l'informazione.

Nessun commento:

Posta un commento