giovedì 29 aprile 2010

La legge di Jenkins applicata al vulcano islandese

Mark Henderson, giornalista del Times, in un post sulla vicenda del vulcano islandese e la percezione del rischio formula la Legge di Jenkins, che recita più o meno così: di fronte a un nuovo rischio alla salute pubblica o alla sicurezza c'è un numero di commentatori pronti a dire che le reazioni delle autorità sono esagerate e basate su paure e panico ingiustificato.

La legge prende il nome da un editorialista del Guardian, Simon Jenkins.

Nel suo post Henderson dimostra che le previsioni della legge si sono verificate anche nel caso dell'esplosione del vulcano islandese, con paragoni con quello che è successo per l'H1N1 e l'influenza aviaria.

La polemica su permettere/non permettere i voli aerei, danni economici, ruolo dei media, prove scientifiche, prevedibilità, modelli, aiuti di stato, ha tenuto banco su altri blog e giornali non solo in Inghilterra.

La discussione vede, come sempre in questi casi, la soluzione tecnocratica (i politici devono fare un passo indietro rispetto ai tecnici) e quella di natura più politica contrapporsi tra di loro. I media si dividono a loro volta nel sostenere l'una o l'altra parte.
Bisogna uscire da questi schemi e inventarsi di volta in volta soluzioni diverse a problemi diversi. Non si può mettere nello stesso calderone influenza h1N1, global warming e vulcani. E' uno schema di rapporto tra scienza e società molto limitato.

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