Tra i risultati dell'ultimo Eurobarometro speciale intitolato Science and Technology pubblicato a Giugno 2010, colpisce che il 91% degli europei dichiara di non aver mai o quasi mai partecipato a dibattiti o incontri pubblici su questioni riguardanti l'impatto sociale della ricerca scientifica e dell'innovazione tecnologica.
Che dire? Sembra che l'epoca del dialogo, del coinvolgimento e della partecipazione sia per il momento solo nella retorica dei documenti governativi e sovranazionali riguardanti il rapporto tra scienza e società.
C'è spazio per chi vuole comunicare la scienza nella dimensione politico-sociale, ma bisogna sperimentare, innovare, fare ricerca e studiare modalità diverse per entrare in contatto con i pubblici della scienza.
Il rischio è altrimenti quello visto a Esof 2010 qualche giorno fa: buona organizzazione, qualche contenuto d'eccellenza, ma predicazione ai convertiti.
Altri risultati dell'Eurobarometro Science and Technology, tratti dall'Executive Summary:
-il 30% degli europei è molto interessato alle nuove scoperte scientifiche e agli sviluppi tecnologici;
-solo l'11% si ritiene ben informato sulle scoperte scientifiche e gli sviluppi tecnologici;
-i cittadini del vecchio continente credono che gli scienziati debbano decidere sugli sviluppi della scienza ma che il pubblico debba essere consultato. Inoltre pensano che gli scienziati dovrebbero comunicare quello che fanno ma non sono molto bravi a svolgere questo compito.
martedì 13 luglio 2010
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